giovedì 24 luglio 2014

GAZA: UN GENOCIDIO NEL SILENZIO E NEL DISINTERESSE di Orfeo Goracci*

Gaza
Riceviamo e volentieri pubblichiamo

«Mentre sto scrivendo queste righe siamo a circa 600 morti palestinesi, quasi tutti civili e centinaia di bambini che non sono certo "pericolosi terrosti".

Tg e giornali si astengono dal far vedere immagini di morte e sterminio la cui crudezza fa rabbrividire. Lo fanno per rispetto alla sensibilità di chi guarda o legge? 

Temo di no... o almeno non per la maggior parte dei casi. Si tiene questo profilo per evitare sussulti e reazioni da parte dell'opinione pubblica mondiale.
 Sabra e Chatila si ripetono, ma ancora non c'è la stessa reazione e indignazione di allora.
Le immagini che circolano sulla rete sono agghiaccianti.
La guerra fa ribrezzo sempre, e non voler vedere che a Gaza c'è un carnefice, l'esercito israeliano, e una vittima, la popolazione civile palestinese, è un'aggravante inconcepibile.

Quasi nessuno fa niente per bloccare un genocidio, un massacro di civili innocenti. 

E' possibile che non ci si renda conto dopo i morti (600) e oltre 150.000 sfollati in un fazzoletto di terra senza acqua, cibo, medicine, luoghi minimamente attrezzati per primari "bisogni" fisici umani, cosa può succedere? Dopo le bombe, le epidemie?
Cosa fanno l'Europa e l'Italia? 

GUARDANO IN SILENZIO...

Le Presidenze (anche europee) a cosa servono se poi non si ha la forza, il coraggio di dire una parola di fronte a un attacco all'umanità come questo? Possibile che la nostra Italia, sulle posizioni in politica estera debba rimpiangere, come è ovvio e su tutto, figure come Berlinguer, Pertini e anche un "ispiratore" (così ha detto lui) dell'attuale Capo del Governo come Giorgio La Pira, ma addirittura anche Andreotti e Craxi che in politica estera e sul Medio Oriente hanno sempre assunto una posizione italiana autonoma, rispettata, capace di proporre soluzioni e mediazioni.

Orfeo Goracci
Ma anche la mia Regione, l'Umbria, da sempre definita (con buone ragioni) culla del pacifismo mondiale, in questa circostanza catastrofica cosa fa? 

Non ha certo "potere" per intervenire direttamente nel conflitto, ma il suo "assordante silenzio" è preoccupante.
Come preoccupa qualche timidissima e flebile voce che fa dell'equidistanza tra esercito islraeliano e strage di Palestinesi civili la sua bussola.

NO, NON SI PUO' ESSERE EQUIDISTANTI!

Nel '44/45 abbiamo combattuto quelli che "rastrellavano" e uccidevano per rappresaglia. Pagina gloriosa della nostra storia.

Certo, bisogna essere realisti, e purtroppo ad incidere ci sono anche l'appartenenza e la propria visione del mondo per cui si sceglie di stare da una parte piuttosto che da un'altra. Ma di fronte alla violenza, alla crudeltà, alle ingiustizie, io mi sento sempre di stare dalla parte dei più deboli: con gli schiavi 2000 anni fa, con gli "indiani" 150/200 anni fa(anche loro erano definiti dal potere imperante e dall'esercito americano, sanguirari che tagliavano gli scalpi, mentre chi così li definiva "nobilmente" compiva lo sterminio), con i Palestinesi oggi.

Non chiedo di avere il mio stesso punto di vista, ma quello che umanamente non si può fare è girarsi dall'altra parte di fronte a tanto orrore. Nessuna parte politica oggi puo' concepire e giustificare un atto così crudele verso civili innocenti, una violenza atroce verso il genere umano».

Perugia, 21/07/2014

*Orfeo Goracci
Consigliere Regionale, Comunista Umbro 

(ex Prc, ex dindaco di Gubbio)

1 commento:

  1. Finalmente, dopo aqttente ricerche sulla Rete, ho trovato il un articolo di qualcuno che si scandalizza per il genocidio e lo sterminio voluto e studiato a tavolino per "finire il lavoro" di furto della terra dove è nato lo Stato d'Israele. Perchè Non si fa nulla? Per non essere accusati di "antisemitismo" primo. E poi perchè i Sionisti e gli ebrei in generale, controllando il sistema bancario mondiale, tengono sotto scacco quasi tutti, minacciando pesanti ritorsioni. Io sono schifato dal comportamento dell'italia e dell'Occidente.

    RispondiElimina